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Il Castello di Kromberk

Il castello di Kromberk, a pochi chilometri da Nova Gorica, è il principale spazio espositivo del Goriški muzej ed è inoltre un centro culturale che ospita incontri ed eventi. Il piano terra e il primo piano ospitano le collezioni permanenti di arte e storia culturale. Il secondo piano ospita mostre temporanee, conferenze, simposi e altre attività. Il castello è circondato da un bellissimo parco con anfiteatro e lapidario all'aperto.

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La storia

L’originaria struttura del castello fu edificata nella prima metà del XIII secolo dal conte Enrico di Dornberg, in una zona all’epoca denominata Stran. L'intera area era un feudo dei Conti di Gorizia e, con la loro estinzione nel 1500, passò sotto il dominio della casa d'Asburgo. Alla fine del XVI secolo Cipriano I Coronini, originario di Berbenno, in provincia di Bergamo, dopo essersi trasferito con la propria famiglia a Gorizia, comprò una parte della tenuta di Stran e nel 1609 Gasparre Vito di Dornberg vendette la restante proprietà al nipote di Cipriano, Giovanni Filippo Coronini. Il 4 dicembre 1615 l'imperatore Ferdinando II concesse a lui e a suo cugino Giovanni Andrea Coronini il titolo nobiliare von Cronberg insieme al potere giurisdizionale sul paese di Stran e al permesso di rinominarlo Cronberg. Giovanni Maria Coronini iniziò allora la costruzione di un nuovo castello, chiamato Neu Cronberg i cui lavori furono probabilmente portati a teremine dal figlio Lodovico Pompeo. Nel 1634 i membri della famiglia Coronini divennero baroni e nel 1681 conti. Il castello di Kromberk fu quindi per un periodo la residenza principale del ramo di Gorizia della famiglia Coronini. Dopo l’acquisto nel 1820 del palazzo Zingraf (oggi palazzo Coronini di Gorizia), già proprietà degli Strassoldo, il castello di Kromberk cominiciò a essere usato come residenza estiva.

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Nel 1916, nel corso della prima guerra mondiale, il castello bruciò ed entrambe le torri settentrionali furono demolite. La biblioteca e gli archivi delle famiglie Coronini, Rabatta e Cobenzl furono in parte recuperati e trasferiti a Gorizia. Nel 1936, Guglielmo, ultimo discendente dei Coronini, ne iniziò la ricostruzione. In quell’occasione l’edificio fu innalzato di mezzo piano e fu ammobiliato con arredi provenienti da altri palazzi. Durante la seconda guerra mondiale il castello fu di nuovo distrutto da un incendio, provocato dallo scontro tra le truppe tedesche e i partigiani, che dopo la capitolazione dell'Italia nel 1943 tentarono di conquistare Gorizia. L’anno seguente i partigiani allestirono dei depositi alimentari nel castello, che venne nuovamente danneggiato dai tedeschi. In quest’ultima occasione andarono distrutti quasi tutti gli arredi e la ricca biblioteca. Il conte Guglielmo riuscì a salvare solamente cinque pezzi della mobilia, alcune foto e dei libri. Nel dopoguerra iniziò l’opera di ricostruzione, questa volta con l’aiuto dei militari alleati e della Soprintendenza per i beni culturali di Trieste. Dopo la Conferenza di pace di Parigi, l’intera area passò alla Jugoslavia. Dal 1954 il castello ospita il Goriški muzej. Il museo intraprese grandi lavori di ristrutturazione con numerose fasi che hanno ridato al castello l’antico splendore. Nel 1963 e nel 1978 furono ricostruite le torri rispettivamente di nord-ovest e di nord-est. Alla fine degli anni Settanta si cominciò con il ripristino dei danni causati dal terremoto. L’interno è stato rinnovato su progetto dell’architetto Janez Suhadolc.

Con le sue quattro torri angolari, l’edificio dà l'impressione di essere un castello, mentre in realtà fu concepito come un palazzo residenziale o una villa. La pianta della costruzione si basa in parte su progetti di tipo veneto. Le scale sul lato sud portano ancora oggi al primo piano dove era situato un grande salone. Questa parte centrale del castello fu modificata nel corso dei restauri durante le due guerre, quando il castello fu elevato di mezzo piano. Nella zona sudest del piano terra era situata la cappella, usata sia dai conti che dagli abitanti del villaggio, che fu consacrata per la seconda volta agli inizi del XIX secolo. In questa occasione la cappella fu adornata con una pala d’altare che a causa delle notevoli dimensioni dovette essere posizionata sul soffitto. Del dipinto, un’Assunzione del pittore neoclassico goriziano Fancesco Caucig, si conservano oggi solo alcuni frammenti. Uno è esposto nella camera nuziale del castello e l’altro, leggermente più grande, si trova nel Palazzo Coronini di Gorizia.

Oltre alla parte abitativa, il complesso del castello comprendeva gli edifici di servizio, le scuderie e il parco. Le mura probabilmente non ebbero mai una funzione difensiva, ma semplicemente circondavano la proprietà salvaguardando al sfera famigliare del proprietario. Il percorso che portava dalle mura all'ingresso attraversava un piccolo parco.

Orario

Martedì-venerdì:
Orario invernale: 9.00–17.00
Orario estivo: 10.00–18.00

Lunedì: chiuso
Aperto il lunedì di Pasqua secondo l’orario festivo.

Domenica e festivi:
Orario invernale: 10.00–18.00
Orario estivo: 12.00–20.00

Sabato su prenotazione

Chiuso: 1 gennaio, Pasqua,
1 novembre, 25 dicembre

Orario invernale: 1. 11.–30. 4.
Orario estivo: 1. 5.–31. 10.

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