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Vsemir – il confine nel cimitero di Miren

La mostra Vsemir parla del confine che nel 1947 tagliò in due il cimitero di Miren, dividendolo tra la Jugoslavia e l'Italia. Il confine attraversava le tombe, separando non solo i vivi ma anche i morti e portando scompiglio nella pace eterna del cimitero.

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Le persone non potevano più seppellire i propri cari dall'altra parte del confine ed era loro proibito incontrarsi in questo luogo. L'unica eccezione era il 1° novembre, quando tutti potevano venire al cimitero. In realtà, questo giorno era una festa più per i vivi che per commemorare i morti. Anche se il cimitero era strettamente sorvegliato, in quell’occasione le persone potevano vedersi, dirsi segretamente qualcosa o lanciare un oggetto oltre il confine. A volte qualcuno coglieva l'occasione per cercare di fuggire al di là del confine in cerca di una vita nuova e migliore.

La situazione degli abitanti di Miren e della zona confinaria migliorò un po' nel 1955, quando furono concessi loro dei lasciapassare che permettevano di attraversare il confine alcune volte al mese. L'adozione del Trattato di Osimo nel 1975 fu di fondamentale importanza, in quanto risolse finalmente la questione del confine tra i due Paesi. Nel cimitero di Miren, grazie a una tacita diplomazia, il confine venne spostato già l'anno prima, in modo che il cimitero rimanesse interamente sul lato jugoslavo.

Il cimitero di Miren, un luogo di memoria di persone care che non ci sono più, ci parla della fragilità e della caducità della vita. Ma ci racconta anche la storia dei vivi che venivano in questo cimitero, un tempo diviso, perché sentivano la mancanza di amici e parenti dall'altra parte del confine. Ci parla di un luogo di incontro, ma anche di un passaggio verso una vita migliore. Ci ricorda, da diverse prospettive, che ciò che oggi sembra solido e certo può cambiare da un giorno all'altro. “Vsemir”, parola slovena che significa “universo”, è qualcosa di onnicomprensivo, qualcosa che è comune a tutti noi, uno spazio che ci invita a fermarci per un momento, a riflettere e a interrogarci sui limiti dell'uomo e dell'umanità.

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Orario

Lunedì–domenica:
9.00–21.00

Dostopnost