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Mattonificio "Frnaža"

L’edificio della fornace, situato nella parte della città chiamata Blanča, fu costruito nel 1922 per sostituire la vecchia fornace, distrutta durante la guerra, che si trovava oltre il cimitero. La nuova fornace, chiamata Frnaža, venne posta lungo la via San Gabriele, proprio di fronte all’ex cimitero. L’edificio centrale, lungo 125 metri, era contornato da impianti di essiccazione dei mattoni, dall’edificio amministrativo e dalle strutture accessorie. Con la ciminiera di 50 metri realizzata in mattoni, la fornace aveva il primato di essere l’edificio più alto della zona. La zona dove oggi si trova il boschetto di pini, Borov gozdiček, è ciò che resta della vecchia cava d’argilla. Durante la costruzione di Nova Gorica la fabbrica di mattoni ormai abbandonata servì come luogo in cui si stabilirono prima le brigate giovanili e poi le brigate di lavoro in prima linea. Frnaža fu il trampolino di lancio da dove partì la costruzione della città. Era un luogo di incontro culturale e sociale e sede di svariate attività che non avevano ancora degli spazi propri. La gente la chiamava con il nome popolare di “grande magazzino” o anche “palazzo delle nazioni”. A causa del deterioramento e delle pessime condizioni igieniche, i responsabili decisero di demolire man mano l’intero complesso. Nel 1957 cadde per prima la ciminiera, l’ultima struttura fu invece rimossa nel 1966. L’edificio che ora si trova in via Erjavčeva 4 è l’edificio amministrativo dell’ex fornace e oggi vi ospita la sede della Comunità locale di Nova Gorica.

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