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LO SPORT A NOVA GORICA 1945 - 1970

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, anche nel Goriziano si crearono delle condizioni nuove e più favorevoli allo sviluppo dello sport e della cultura fisica. Con la demarcazione del confine nel 1947, le idee originarie che prevedevano l’utilizzo degli impianti sportivi di Gorizia naufragarono e si dovette ricominciare da capo nel settore delle infrastrutture sportive. Le strutture sportive erano poche e per lo più inadatte ad allenamenti seri a livello agonistico, ma l’entusiasmo di farle funzionare era grande. La maggior espansione dello sport si ebbe a Šempeter pri Gorici che fino al 1963 fu considerato il centro sportivo del Goriziano.

Nella nascente città di Nova Gorica non c’erano superfici esterne e coperte adatte alle attività sportive. Per soddisfare le esigenze di base veniva usato il “parco della cultura fisica” nei pressi della vecchia fornace, dove man mano spuntavano le prime strutture improvvisate e dove nel 1951 ebbe luogo la prima grande gara di atletica nel Goriziano.
In precedenza le attività sportive si svolgevano in un campo sportivo di Salcano, all’interno di un parco che si trova attualmente dietro la stazione di servizio. Vi giocava prima la squadra di calcio Volga e successivamente il club NK Branik. Nelle vicinanze c’erano anche degli spogliatoi e una piccola area per il ping-pong.

Nella leggendaria pista di pattinaggio a rotelle, dal 1947 regnava sovrano l’hockey a rotelle. La struttura era dotata di recinzione protettiva e illuminazione artificiale e, oltre ai giocatori di hockey di successo, vi trovarono posto in seguito anche i primi giocatori di pallamano, pallacanestro, tennis e i pattinatori a rotelle. Una sala più piccola era dedicata soprattutto ai giocatori di tennis da tavolo. Era attiva anche la sezione della scherma e nel 1959 vi fu organizzato il campionato sloveno di scherma.
Il grande passo in avanti avvenne nel 1953 con la costruzione del primo vero impianto sportivo: uno stadio dotato di pista di atletica che però in realtà non raggiungeva la lunghezza di 400 metri. A poco a poco la città e suoi dintorni si riempivano di nuove strutture destinate alle attività agonistiche e ricreative. Vennero costruiti campi da bocce e palestre all’aperto. Il bowling si sviluppò grazie alla nuova pista costruita e gli sciatori scoprirono le bellezze dei terreni di Lokve. Già nel 1948 iniziò a fiorire sul fiume Isonzo lo sport del kayak. Grazie alle infrastrutture e ai risultati ottenuti a livello agonistico, il kayak nostrano continua tuttora a occupare i vertici mondiali.

Altra pietra miliare fu la costruzione della piscina presso la fabbrica Meblo a Kromberk nel 1954. La struttura divenne un popolare centro ricreativo, un luogo di allenamento e di competizione per la pallanuoto e il nuoto, ma soprattutto era il luogo ideale dove molte generazioni di giovani impararono a nuotare.

La tappa fondamentale per la crescita e per lo sviluppo dello sport nella giovane città fu la costruzione di uno stadio moderno con pista di atletica. Venne inaugurato solennemente il 27 maggio 1962 con il Festival della cultura fisica che vide la partecipazione di un numero record di spettatori e di diverse migliaia di partecipanti. La superficie del campo di calcio consentì nel 1963 di disputare le prime partite tra le squadre di calcio unite di Šempeter pri Gorici e Nova Gorica, al tempo grandi rivali. Altre nuove strutture all’interno del Parco sportivo furono un campo da bocce, costruito nel 1963, e una nuovissima pista da bowling che aprì i battenti nel 1964.

Un’altra opera importante fu la costruzione della palestra Partizan nel 1964, il primo vero impianto sportivo polivalente al coperto.

Gradualmente vennero costruite delle nuove strutture e con esse vennero introdotti degli sport nuovi: pallamano, pallacanestro, pallavolo, ecc. Lo sci e lo sci di fondo ricoprono un posto del tutto speciale, dato che già nel 1959 gli appassionati di questi sport costruirono a Lokve il primo impianto di risalita.

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