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Oltre la soglia del confine

La mostra in occasione del 50º anniversario del Trattato di Osimo e del 40º anniversario della costruzione della strada del Sabotino è allestita in tre sale, ciascuna delle quali presenta un aspetto specifico legato alla costruzione della strada.

Nella prima sala vengono illustrate le trasformazioni politiche e sociali avvenute nel Goriziano dopo la Seconda guerra mondiale, in particolare in seguito alla delimitazione del confine nel 1947. Vengono evidenziati i problemi della popolazione residente lungo il confine, fino ad allora collegata a Gorizia, che passò all’Italia, con particolare attenzione alla problematica dei passaggi di frontiera. La mostra prosegue con un quadro generale delle soluzioni diplomatiche adottate per affrontare tali questioni, che culminarono nel Trattato di Osimo del 1975. I risultati di questi accordi, nell’area più ampia del Goriziano, si manifestarono nella sistemazione di nuovi valichi di frontiera, nella costruzione della centrale idroelettrica sul fiume Isonzo e negli accordi per la realizzazione della strada del Sabotino. Le informazioni sono presentate in sequenza temporale, che consente di seguire gli eventi in ordine cronologico. I visitatori più curiosi possono consultare e leggere tutti i progetti e i documenti più significativi su uno schermo tattile.

Od obmejnega do brezmejnega

Una strada e un ponte disegnati in modo simbolico ci conducono nella seconda sala, dove vengono presentate le diverse proposte delle parti slovena e italiana per la progettazione della strada del Sabotino, emerse durante i negoziati all'interno della Commissione interstatale per le strade di Osimo. Sono esposti anche i piani esecutivi della variante di compromesso, la realizzazione dei lavori della strada e del ponte, nonché le problematiche legate alla costruzione sul territorio italiano. In collaborazione con l’Archivio di Stato di Gorizia, vengono esposti per la prima volta anche i progetti relativi al tratto italiano della strada del Sabotino. La fase della progettazione è simbolicamente rappresentata da due tavoli da disegno con i relativi piani, mentre la costruzione è evocata da una tuta da lavoro e un casco dell’impresa SGP Primorje, che ha eseguito i lavori della strada e del ponte. In questa sala si possono inoltre vedere tre brevi video: l’apertura ufficiale della strada del Sabotino nel 1985, realizzata da RTV Slovenia, una sintesi documentaria sulla costruzione della strada del Sabotino, curata dal responsabile dei lavori sul ponte di Salcano, il compianto ing. Žarko Lazarević, e un moderno percorso video lungo la strada del Sabotino, realizzato da Matjaž Prešeren.

Od obmejnega do brezmejnega

La terza sala si concentra sui ricordi delle persone che in modi più diversi sono state coinvolte nella storia della strada del Sabotino, dai residenti del Collio ai politici, progettisti e costruttori dell’epoca. I loro pensieri e le loro testimonianze sono esposti su una parete, e possono anche essere ascoltati in un film documentario diviso in tre parti. Nella prima parte viene presentata la vita nel Collio dopo la definizione del confine, cioè in un’area praticamente isolata dai centri storici di Gorizia e Cormons. Nella seconda parte, i testimoni descrivono le trattative politiche per l’istituzione della strada del Sabotino, la sua costruzione e i sentimenti degli abitanti riguardo alla consapevolezza di essere collegati all’area del Goriziano. Un ruolo importante è stato svolto dalla Commissione interstatale per le strade di Osimo, che ha raggiunto un accordo sulla definizione del tracciato e sulle condizioni favorevoli per il suo utilizzo. La buona riuscita dei lavori è da attribuire alla squadra dell’impresa edile Primorje Ajdovščina, che ha operato in modo estremamente coordinato. Nell’ultima parte viene presentato il contributo del nuovo collegamento stradale.

Od obmejnega do brezmejnega

In tutta la storia legata alla strada di Osimo, i ricordi delle singole persone completano in modo significativo l’immagine che ci viene fornita dalle fonti storiche.

Foto: Luka Carlevaris

Luogo: Castello di Kromberk

Dal: 21 giu 2025
Al: 21 giu 2026

Curatrici:
dr. Ines Beguš Bavcon, dr. Tanja Gomiršek

Partner:
Pokrajinski arhiv v Novi Gorici, Tomaž Vuga, Gorazd Humar

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